I Vizi, i Difetti e le Insidie dei Chakra

21.02.2018

Meditazioni nocive alla Pratica Musicale, nel "Saṅgītaratnākara" [La 'Miniera di Gemme dell'Armonia Corale'] di Śāṛngadeva (XII°secolo circa).


Il "Saṅgītaratnākara" [La 'Miniera di Gemme dell'Armonia Corale'] di Śāṛngadeva, è un trattato sulla Musica e sulla Danza, del XII°secolo, circa.

L'autore stesso indica, nel Kashmir, le origini della sua famiglia emigrata, in seguito, più a sud, in una zona corrispondente all'attuale stato indiano del Maharashtra.

L'Opera si divide in sette Capitoli, dei quali, il primo è dedicato al Suono, inteso come manifestazione fisica e vibrante dell'Assoluto (Nāda-Brahman). Questo capitolo introduttivo, in versi, contiene in sè numerose digressioni, ritenute utili alla formazione del Cantante e del Musicista.

In particolare, l'autore descrive lo sviluppo e la nascita del corpo umano, insieme alle idee metafisiche sulla natura dell'individuo (jīva). Viene esposta, dettagliatamente, prima la trattazione della Fisiologia fisica, con le teorie allora correnti sulla circolazione e i tessuti connettivi, quindi, la Fisiologia mistica, con la presentazione di un sistema di meditazione a Dieci Chakra*, ossia, dieci 'Circoli' mistici di energie, fonemi e schiere spirituali, rappresentati, con l'immaginazione ben esercitata, lungo la spina dorsale.

Questo sistema è molto simile, come vedremo nella descrizione dei 'Petali', a quello a Sette Chakra, noto in Occidente, a partire dalle opere pubblicate da Sir John Woodroffe ed entrato, via via, nell'iconografia comune dello yoga contemporaneo. Le differenze, infatti, si limitano alla rappresentazione dei 'Circoli' superiori, localizzati nella testa del meditante.

Ma la caratteristica più sorprendente, di questo trattato, è l'attenzione rivolta alle conseguenze, buone e cattive, che la meditazione sui Dieci Chakra comporta per il Cantante, il Musicista e il Danzatore.

Infatti, l'autore mette in guardia l'aspirante artista, riguardo ai vizi, ai difetti e alle insidie, attribuiti, nelle pratiche dello yoga e della meditazione, proprio alle rappresentazioni geometriche e fonetiche dei cosiddetti 'Circoli' di energie.

Particolare cautela va rivolta, secondo Śāṛngadeva, alla meditazione sui 'Petali', le sedi delle cosiddette sillabe 'seme' (bīja), i Fonemi correlati, misticamente, al dispiegamento dell'Alfabeto lungo la spina dorsale, attraversando la serie dei Chakra.

Vi saranno, dunque, sulla base dei loro 'Frutti', o 'risultati' specifici, 'Petali' da ricercare e 'Petali' da evitare assolutamente, pena l'esaurimento e la perdita del talento artistico e della capacità di presentarsi in scena.



* Chakra: uso la forma anglosassone, nel testo di presentazione, poichè è quella di uso più corrente e diffuso, mentre, nell'interpretazione del testo sanscrito, utilizzo la forma 'cakra', più corretta, filologicamente, ma ristretta ad un impiego più specialistico.



Saṅgītaratnākara, 1.2.120-146:


|| हठयोगानुसरिनिरूपणम् ''

'' haṭhayogānusarinirūpaṇam ''

Descrizione delle Conseguenze dello yoga 'forzato' (haṭhayoga).


'' दशचक्राणि ''

'' daśacakrāṇi ''

I Dieci 'Circoli'.


'' आधारचक्रं कुण्डलिनी च ''

'' ādhāracakraṃ kuṇḍalinī ca ''

Il Circolo (detto) 'Sostegno' e la 'Spiraliforme' (kuṇḍalinī)



गुदलिङ्गान्तरे चक्रमाधाराख्यं चतुर्दलम् '

परमः सहजस्तद्वदानन्दो वीरपूर्वकः '' १२० ''

gudaliṅgāntare cakram ādhārākhyaṃ caturdalam '

paramaḥ sahajas tadvad ānando vīrapūrvakaḥ '' 120 ''


Nella (zona) tra l'orifizio anale e l'organo genitale, (vi è) il Circolo chiamato 'Sostegno', avente quattro Petali.

La suprema Spontaneità (e), allo stesso modo, la Beatitudine preceduta da Energia Eroica,


योगानन्दश्च तत्र स्यादैशानादिदले फलम् '

अस्ति कुण्डलिनी ब्रह्मशक्तिराधारपङ्कजे '' १२१ ''

yogānandaś ca tatra syād aiśānādidale phalam '

asti kuṇḍalinī brahmaśaktir ādhārapaṅkaje '' 121 ''


e la Beatitudine dello yoga, colà vi sarà, in (ciascun) Petalo, a cominciare da (quello detto) 'aiśāna', (quale) 'Frutto'.

(Vi) è la 'Spiraliforme' (kuṇḍalinī), la Potenza brahmica, nel Loto (detto) 'Sostegno'.


आब्रह्मरन्ध्रमृजुतां नोतेयममृतप्रदा '

स्वाधिष्ठानं लिङ्गमूले षट्पत्रं चक्रमस्य च '' १२२ ''

ābrahmarandhram ṛjutāṃ noteyam amṛtapradā '

svādhiṣṭhānaṃ liṅgamūle ṣaṭpatraṃ cakram asya ca '' 122 ''


A partire dal Foro brahmico [alla sommità del cranio (brahmarandhra)], [quando avviene] l'innalzamento [delle spire] .....(?)

(la kuṇḍalinī è) dispensatrice di Ambrosia [oppure, Immortalità].

Il (Circolo detto) 'Sede di Se stesso' (svādhiṣṭhāna), (localizzato) alla radice dei genitali, (è) un Circolo a Sei Petali. E, di esso,


पूर्वादिषु दलेष्वाहुः फलान्येतान्यनुक्रमात् '

प्रश्रयः क्रूरता गर्वनाशो मूर्च्छा ततः परम् '' १२३ ''

pūrvādiṣu daleṣv āhuḥ phalāny etāny anukramāt '

praśrayaḥ krūratā garvanāśo mūrcchā tataḥ param '' 123 ''


nei Petali, a cominciare da (quello) dell'Oriente, dicono (che) i 'Frutti' (sono) questi, in successione: Servilismo (praśraya) [bīja: baṃ], Crudeltà (krūratā) [bīja: bhaṃ], Abbassamento dell'Orgoglio (garvanāśa) [bīja: maṃ], Stordimento (mūrcchā) [bīja: yaṃ], inoltre, ancora,


अवज्ञा स्यादविश्वासः कामशक्तेरिदं गृहम् '

नाभौ दशदलं चक्रं मणिपूरकसंज्ञितम् '' १२४ ''

avajñā syād aviśvāsaḥ kāmaśakter idaṃ gṛham '

nābhau daśadalaṃ cakraṃ maṇipūrakasaṃjñitam '' 124 ''


Disistima (avajñā) [bīja: raṃ], vi potrà essere (e) Sfiducia (aviśvāsa) [bīja: laṃ].

Della Potenza del Piacere, questa (è) la Casa.

Nell'Ombelico, (dotato di) Dieci Petali, (vi è) il Circolo denominato Città del Gioiello (maṇipūraka),


सुषुप्तिरत्र तृष्णा स्यादीर्ष्या पिशुनता तथा '

लज्जा भयं घृणा मोहः कषायोऽथ विषादिता '' १२५ ''

suṣuptir atra tṛṣṇā syād īrṣyā piśunatā tathā '

lajjā bhayaṃ ghṛṇā mohaḥ kaṣāyo'tha viṣāditā '' 125 ''


Il Sonno (suṣupti) [bīja: ḍaṃ], (vi è) là [nel primo Petalo], la Sete (tṛṣṇā) [bīja: ḍhaṃ], vi sarà; l'Invidia (īrṣyā) [bīja: ṇaṃ], e anche la Condotta scandalosa (piśunatā) [bīja: taṃ];

la Timidezza (lajjā) [bīja: thaṃ], il Timore (bhaya) [bīja: daṃ], l'Avversione (ghṛṇā) [bīja: dhaṃ], l'Offuscamento (moha) [bīja: naṃ], il Decadimento (kaṣāya) [bīja: paṃ] e quindi, la Disperazione (viṣāditā) [bīja: phaṃ].


क्रमात्पूर्वादिपत्रे तु स्याद्भानुभवनं च तत् '

हृदयेऽनाहतं चक्रं शिवस्य प्रणवाकृतेः '' १२६ ''

kramāt pūrvādipatre tu syād bhānubhavanaṃ ca tat '

hṛdaye'nāhataṃ cakraṃ śivasya praṇavākṛteḥ '' 126 ''


Nell'ordine, a cominciare dal Petalo Orientale, poi; e sarà, questa, la sede di (un soffio detto) 'Sole' (bhanu).

Nella (zona del) Cuore, il Circolo (detto) 'Impronunciato' (anāhata), (è), la forma della Pronuncia (della sillaba Om), da parte di Śiva.


पूजास्थानं तदिच्छन्ति दलैर्द्वादशभिर्युतम् '

लौल्यप्रणाशः प्रकटो वितर्कोऽप्यनुतापिता '' १२७ ''

pūjāsthānaṃ tad icchanti dalair dvādaśabhir yutam '

laulyapraṇāśaḥ prakaṭo vitarko'py anutāpitā '' 127 ''


Luogo di Adorazione, lo definiscono; con Petali dodici fornito.

Eliminazione dell'Incostanza (laulyapraṇāśa) [bīja: kaṃ], e poi,

Chiaro Discernimento (prakaṭo vitarka) [bīja: khaṃ],

Sofferenze continue (anutāpita) [bīja: gaṃ].


आशा प्रकाशश्चिन्ता च समीहा समता ततः '

क्रमेण दम्भो वैकल्पं विवेकोऽहंकृतिस्तथा '' १२८ ''

āśā prakāśaś cintā ca samīhā samatā tataḥ '

krameṇa dambho vaikalpaṃ viveko'haṃkṛtis tathā '' 128 ''


La Speranza (āśā) [bīja: ghaṃ], la Lucidità (prakāśa) [bīja: ṅaṃ] e l'Ansietà (cintā) [bīja: caṃ]; il Desiderio (samīhā) [bīja: chaṃ], l'Equanimità (samatā) [bīja: jaṃ], quindi.

In successione, la Condotta fraudolenta (dambha) [bīja: jhaṃ], la Dissennatezza (vaikalpa) [bīja: ñaṃ], il Ragionamento (viveka) [bīja: ṭaṃ], l'Egotismo (ahaṃkṛti) [bīja: ṭhaṃ], quindi.


फलान्येतानि पूर्वादिदलस्थस्यात्मनो जगुः '

कण्ठेऽस्ति भारतीस्थानं विशुद्धिः षोडशच्छदम् '' १२९ ''

phalāny etāni pūrvādidalasthasyātmano jaguḥ '

kaṇṭhe 'sti bhāratīsthānaṃ viśuddhiḥ ṣoḍaśacchadam '' 129 ''


I 'Frutti' (sono) questi, del concentrare se stessi sui Petali, a cominciare da quello dell'Oriente.

Nella gola, vi è la sede della (Dea) Bhāratī, (il cakra detto della) 'Purezza', avente sedici Petali.


तत्र प्रणव उद्गीथो हुंफड् वषडथ स्वधा '

स्वाहा नमोऽमृतं सप्त स्वराः षड्जादयो विषम् '' १३० ''

tatra praṇava udgītho huṃphaḍ vaṣaḍ atha svadhā '

svāhā namo'mṛtaṃ sapta svarāḥ ṣaḍjādayo viṣam '' 130 ''


Colà, la Pronuncia della sillaba 'om' (praṇava), il Canto vedico (udgītha), le [formule sillabiche che accompagnano l'offerta] 'huṃphaṭ', 'vaṣaṭ', 'svadhā', 'svāhā', 'namaḥ', l'Ambrosia (amṛta); le Sette Note, a cominciare da Ṣaḍja [la Tonica, nella Scala], il Veleno (viṣa).



इति पूर्वादिपत्रस्थे फलान्यात्मनि षोडश '

ललनाऽख्यं घण्टिकायां चक्रं द्वादशपत्रकम् '' १३१ ''

iti pūrvādipatrasthe phalāny ātmani ṣoḍaśa '

lalanā'khyaṃ ghaṇṭikāyāṃ cakraṃ dvādaśapatrakam '' 131 ''


Così, a cominciare dal Petalo Orientale, i 'Frutti', nel Sè, (sono) sedici.


[Nel testo, tuttavia, i 'Frutti' della meditazione, sono indicati soltanto fino all'undicesimo Petalo,

dal bīja 'aṃ', fino al bīja 'eṃ']


Chiamato la 'Lasciva' (lalanā), (posto) nell'ugola, (vi è ) un Circolo a dodici Petali.


मदो मानस्ततः स्नेहः शोकः खेदश्च लुब्धता '

अरतिः संभ्रमश्चोर्मिः श्रद्धातोषोपरोधिताः '' १३२ ''

mado mānas tataḥ snehaḥ śokaḥ khedaś ca lubdhatā '

aratiḥ saṃbhramaś cormiḥ śraddhātoṣoparodhitāḥ '' 132 ''


Eccitazione (mada), Arroganza (māna), quindi, Affezione (sneha), Dolore (śoka) e Depressione (kheda), Concupiscenza (lubdhatā), Insoddisfazione (arati) e Agitazione (sambhrama), Ondate di passione (ūrmi), Fede (śraddhā), Sazietà (toṣa) (e) Ostacoli (uparodhita).


फलानि ललनाचक्रे स्युः पूर्वादिदलेष्विति '

भ्रूमध्ये त्रिदलं चक्रमाज्ञासंज्ञं फलानि तु '' १३३ ''

phalāni lalanācakre syuḥ pūrvādidaleṣviti '

bhrūmadhye tridalaṃ cakram ājñāsaṃjñaṃ phalāni tu '' 133 ''


(Questi sarebbero) i 'Frutti', nel Circolo (detto) la 'Lasciva', nei Petali a cominciare da quello Orientale.

Nel mezzo delle sopracciglie, costituito da tre Petali, (vi è) il Circolo che ha, come denominazione, il 'Comando' (ājñā); i 'Frutti' (della meditazione sul quale), poi,


आविर्भावाः सत्त्वरजस्तमसां क्रमतो मताः '

ततोऽप्यस्ति मनश्चक्रं षड्दलं तत्फलानि तु '' १३४ ''

āvirbhāvāḥ sattvarajastamasāṃ kramato matāḥ '

tato'py asti manaścakraṃ ṣaḍdalaṃ tatphalāni tu '' 134 ''


le manifestazioni dei (tre guṇa) Albedine (sattva), Rubedine (rajas), Nigredine (tamas), in successione, (sono) considerate.

A seguire, vi è il 'Circolo della Mente' (manas), a sei Petali; i 'Frutti' di esso (sono):


स्वप्नो रसोपभोगश्च घ्राणं रूपोपलम्भनम् '

स्पर्शनं शब्दबोधश्च पूर्वादिषु दलेष्विति '' १३५ ''

svapno rasopabhogaś ca ghrāṇaṃ rūpopalambhanam '

sparśanaṃ śabdabodhaś ca pūrvādiṣu daleṣv iti '' 135 ''


il Sogno e la Soddisfazione del Gusto, l'Odorato e la Percezione delle Forme,

la Sensazione Tattile e la Comprensione dei Suoni, nei Petali, a cominciare da quello Orientale.


ततोऽपि षोडशदलं सोमचक्रमितीरितम् '

दलेषु षोडशस्वस्य कलाः षोडश संस्थिताः '' १३६ ''

tato'pi ṣoḍaśadalaṃ somacakram itīritam '

daleṣu ṣoḍaśasv asya kalāḥ ṣoḍaśa saṃsthitāḥ '' 136 ''


A seguire, a sedici Petali, 'Circolo della Luna' (soma), così (è) detto.

Nei sedici Petali di esso, le sedici Fasi (kalā), (sono) disposte.


कृपा क्षमाऽर्जवं धैर्यं वैराग्यं धृतिसंमदौ '

हास्यं रोमाञ्चनिचयो ध्यानाश्रु स्थिरता ततः '' १३७ ''

kṛpā kṣamā'rjavaṃ dhairyaṃ vairāgyaṃ dhṛtisaṃmadau '

hāsyaṃ romāñcanicayo dhyānāśru sthiratā tataḥ '' 137 ''


Tenerezza (kṛpā), Tolleranza (kṣamā), Rettitudine (arjava), Fermezza (dhairya), Distacco (vairāgya), Contentezza (dhṛti) (e) Allegria (saṃmada), entrambe. Ilarità (hāsya), un insieme di Brividi (romāñcanicaya), Lacrimazioni da meditazione (dhyānāśru), Stabilità (sthiratā), quindi;


गाम्भीर्यमुद्यमोऽच्छत्वमौदार्यैकाग्रते क्रमात् '

फलान्युद्यन्ति जीवस्य पूर्वादिदलगामिनः '' १३८ ''

gāmbhīryam udyamo'cchatvam audāryaikāgrate kramāt '

phalāny udyanti jīvasya pūrvādidalagāminaḥ '' 138 ''


Profondità (gāmbhīrya), Slancio (udyama), Trasparenza (ucchatva), Generosità (audārya) (e) Concentrazione (ekāgrata), entrambe, in successione.

(Questi) 'Frutti' emergono, per l'Individuo che procede [nella meditazione] per i Petali, a cominciare da quello Orientale.


चक्रं सहस्रपत्रं तु ब्रह्मरन्ध्रे सुधाधरम् '

तत्सुधासारधाराभिरभिवर्धयते तनुम् '' १३९ ''

cakraṃ sahasrapatraṃ tu brahmarandhre sudhādharam '

tatsudhāsāradhārābhir abhivardhayate tanum '' 139 ''


Il Circolo a Mille Petali, poi, (collocato) sul Foro brahmico (brahmarandhra), (è) Fonte di Nettare.

Per mezzo dei Rivoli di quel Nettare, diventa prospero, il Corpo.


'' गीतादिसिद्धौ चक्राणां साधकत्वं बाधकत्वञ्च ''

'' gītādisiddhau cakrāṇāṃ sādhakatvaṃ bādhakatvañ ca ''


- Allo scopo del Perfezionamento del Canto e delle altre [tecniche musicali],

(vi è), per (ciò che riguarda) i Circoli (cakra), Realizzazione e Impedimento. -


अनाहतदले पूर्वेऽष्टमे चैकादशे तथा '

द्वादशे च स्थितो जीवो गीतादेः सिद्धिमृच्छति '' १४० ''

anāhatadale pūrve 'ṣṭame caikādaśe tathā '

dvādaśe ca sthito jīvo gītādeḥ siddhim ṛcchati '' 140 ''


Nel Petalo Orientale del (Circolo detto) 'Impronunciato' (anāhata), nell'Ottavo e nell'Undicesimo, e quindi, nel Dodicesimo, stabilizzato [in meditazione], un individuo, del Canto e delle altre [tecniche musicali], la Perfezione ottiene.


चतुर्थषष्ठदशमैर्दलैर्गीतादि नश्यति '

विशुद्धेरष्टमादीनि दलान्यष्टौ श्रितानि तु '' १४१ ''

caturthaṣaṣṭhadaśamair dalair gītādi naśyati '

viśuddher aṣṭamādīni dalāny aṣṭau śritāni tu '' 141 ''


Con i Petali Quarto, Sesto, Decimo, il Canto e le altre [tecniche musicali] vengono distrutti. Del (Circolo detto) 'Purezza', otto Petali, a cominciare dall'Ottavo, (sono) adatti,


दद्युर्गीतादिसंसिद्धिं षोडशं तद्विनाशकम् '

दशमैकादशे पत्रे ललनायां तु सिद्धिदे '' १४२ ''

dadyur gītādisaṃsiddhiṃ ṣoḍaśaṃ tadvināśakam '

daśamaikādaśe patre lalanāyāṃ tu siddhide '' 142 ''


a conferire il Perfezionamento del Canto e delle altre [tecniche musicali], il Sedicesimo (è) di tale [arte], la distruzione.

I Petali, Decimo (e) Undicesimo, nel (Circolo detto) la 'Lasciva' (lalanā), conferiscono Perfezione.


नाशकं प्रथमं तुर्यं पञ्चमं च दलं विदुः '

ब्रह्मरन्ध्रस्थितो जीवः सुधया संप्लुतो यथा '' १४३ ''

nāśakaṃ prathamaṃ turyaṃ pañcamaṃ ca dalaṃ viduḥ '

brahmarandhrasthito jīvaḥ sudhayā saṃpluto yathā '' 143 ''


Nocivo, il Primo, il Quarto e il Quinto Petalo, si ritiene.

Nel Foro brahmico (brahmarandhra), stabilizzato (in meditazione),

un individuo, (è) come cosparso di (rivoli di) nettare.


तुष्टो गीतादिकार्याणि सप्रकर्षाणि साधयेत् '

एषां शेषेषु पत्रेषु चक्रेष्वन्येषु च स्थितः '' १४४ ''

tuṣṭo gītādikāryāṇi saprakarṣāṇi sādhayet '

eṣāṃ śeṣeṣu patreṣu cakreṣv anyeṣu ca sthitaḥ '' 144 ''


Soddisfatto, le arti a cominciare dal Canto, con eccellenza, [egli] potrà portare a compimento;

Nei restanti Petali di questi (Circoli) e in altri Circoli, (qualora) stabilizzato (in meditazione),


जीवो गीतादिसंसिद्धिं न कदाचिदवाप्नुयात् '

आधाराद् द्व्यङ्गुलादूर्ध्वं मेहनाद् द्व्यङ्गुलादधः '' १४५ ''

jīvo gītādisaṃsiddhiṃ na kadācid avāpnuyāt '

ādhārād dvyaṅgulād ūrdhvaṃ mehanād dvyaṅgulād adhaḥ '' 145 ''


un individuo, la Perfezione nel Canto e nelle altre [tecniche musicali], giammai potrebbe ottenere.

Dal 'Sostegno', due dita sopra, dagli organi genitali, due dita sotto,


'' ब्रह्मग्रन्थिः ''

'' brahmagranthiḥ ''

- Il Nodo brahmico -

एकाङ्गुलं देहमध्यं तप्तजाम्बूनदप्रभम् '

तत्रास्तेऽग्निशिखा तन्वी चक्रात्तस्मान्नवाङ्गुले '' १४६ ''

ekāṅgulaṃ dehamadhyaṃ taptajāmbūnadaprabham '

tatrāste 'gniśikhā tanvī cakrāt tasmān navāṅgule '' 146 ''


(Dalle dimensioni di) un dito, (vi è) il Centro mediano del Corpo,

risplendente come oro [del fiume Jambū] fuso;

Colà, esiste una fiamma sottile, da tale Circolo, a nove dita (situato).


[...]


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