Le nostre lezioni 

❈ Lezioni di Lingua Sanscrita ❈

Proponiamo lezioni meditative e ricreative di Lingua Sanscrita (della durata minima di due ore, preferibilmente tre o più), con formule e orari da concordare.

Lezioni individuali, anche a domicilio (solo a Roma); Lezioni via Skype (a Roma e ovunque).

Siamo disponibili, inoltre, ad incontri di meditazione o cicli di seminari, sul Rāja Yoga e sulle tecniche tradizionali di meditazione e visualizzazione, presso Centri di pratica dello Yoga, Centri olistici e Associazioni culturali.

 ❈ Seminari teorici e pratici di "Rāja Yoga". Lo 'Yoga Reale'. ❈

In questi incontri che proponiamo, di carattere collettivo e della durata indicativa di un'ora, potremmo partire dalla lettura e dalla comprensione guidata degli aforismi sullo Yoga, per accostarci, via via, alla pratica corale dei mantra, partendo dalla recitazione dagli antichi inni del Veda, fino alle formule e alle visualizzazioni prescritte nei Tantra medievali, di tradizione hindu e buddhista, ripercorrendo insieme le istruzioni e le meditazioni riguardanti la fonetica mistica, la fisiologia sottile (i cosiddetti cakra) e i diagrammi sacri (mandala).


Per partecipare attivamente a questi incontri, saranno sempre previste le opportune dispense. Non è necessaria alcuna conoscenza preliminare del Sanscrito, ma è importante indossare vestiti comodi e portare con sé un tappetino per il rilassamento che avrà luogo a conclusione di ciascun incontro.



'Vero Dio tu sei'. Dio reale, sei.

'questi Sette fiumi', i Sette Casi.

'scaturiscono', kākuda indica il palato.

kāku vuol dire 'lingua'; là dove essa batte in alto è chiamato palato.

'come (fuoco) da una sagoma traforata'. Come una sagoma di ferro traforata (in una fornace), la parola sūrmi significa

'Bella effigie'.

Come il fuoco brilla dentro una 'Bella effigie' traforata, così i Sette fiumi, come i Sette Casi, scaturiscono dal palato.

Per questa ragione, Tu sei il vero Dio. Affinchè si possa essere 'Vero Dio', bisogna studiare la Grammatica.


(Patañjali, "Mahābhāṣya" ['Grande Commento'])

... Oppure, sarà come uno che scava un pozzo. Come uno scavatore di pozzi, se sta scavando un pozzo, viene sporcato da fango e terriccio. Ma quando le acque sgorgano, egli ricava quella qualità, per mezzo della quale, la macchia viene rimossa ed egli entra ampiamente in possesso del bene ricavato. Così, anche nel nostro caso, sebbene nella conoscenza di parole scorrette vi sia un demerito, tuttavia, con quel merito che è inerente alla conoscenza delle parole corrette, la macchia è eliminata ed egli entra ampiamente in possesso del bene ricavato.

(Patañjali, "Mahābhāṣya" ['Grande Commento'])


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