La Coscienza Assoluta e la Dottrina del 'Riconoscimento'
La Coscienza Assoluta e la Dottrina del 'Riconoscimento'
Kṣemarāja, "Pratyabhijñāhṛdaya" [il 'Cuore del Riconoscimento"] (XI°secolo) -
(Terza Parte)
- La 'Contrazione' dello Splendore della Coscienza -
तदुक्तं मयैव
tad uktaṃ mayaiva
Questo (fu) affermato da me stesso:
अख्यातिर्यदि न ख्याति ख्यातिरेवावशिष्यते ।
ख्याति चेत् ख्यातिरूपत्वात् ख्यातिरेवावशिष्यते ॥ इति ॥
akhyātir yadi na khyāti khyātir evāvaśiṣyate /
khyāti cet khyātirūpatvāt khyātir evāvaśiṣyate // iti //
"Se una Manifestazione inesistente non si manifesta, (ciò che è già) manifesto soltanto, rimane.
Se si manifesta, poichè si forma una Manifestazione, (ciò che è) manifesto soltanto, rimane".
अनेनैवाशयेन श्रीस्पन्दशास्त्रेषु
anenaivāśayena śrīspandaśāstreṣu
Con questa intenzione, fra gli Insegnamenti del Glorioso 'Spanda':
यस्मात् सर्वमयो जीवः
yasmāt sarvamayo jīvaḥ ...
"Poichè, costituito dall'Universo, l'Elemento vitale (jīva)...",
इत्युपक्रम्य
ity upakramya
Così, a seguire,
तेन शब्दार्थचिन्तासु न सावस्था न यः शिवः ।
tena śabdārthacintāsu na sāvasthā na yaḥ śivaḥ /
"Perciò, tra le parole, gli oggetti, i pensieri, non (è cosa) dotata di esistenza, ciò che non (è) Śiva",
इत्यादिना शिवजीवयोरभेद एवोक्तः।
ityādinā śivajīvayor abheda evoktaḥ /
E via dicendo, di Śiva (e) dell'Elemento vitale entrambi, proprio l'assenza di Separazione, (fu) espressa.
एतत्तत्त्वपरिज्ञानमेव मुक्तिः ।
एतत्तत्त्वापरिज्ञानमेव च बन्ध इति भविष्यति एव एतत् ॥४॥
etattattvaparijñānam eva muktiḥ /
etattattvāparijñānam eva ca bandha iti bhaviṣyati eva etat // 4 //
La completa conoscenza di questa Realtà, soltanto, (è) la Liberazione. La non completa conoscenza di questa Realtà, soltanto, (è) il Legame. A questo ci si arriverà.
ननु ग्राहकोऽयं विकल्पमयः विकल्पनं च चित्तहेतुकं सति च
चित्ते कथमस्य शिवात्मकत्वं इति शङ्क्त्वा चित्तमेव निर्नेतुमाह
nanu grāhako 'yaṃ vikalpamayaḥ vikalpanaṃ ca cittahetukaṃ sati ca
citte katham asya śivātmakatvaṃ iti śaṅktvā cittam eva nirnetum āha
Tuttavia (qualcuno potrebbe obiettare): questo Soggetto Conoscitore (è) formato da costruzioni mentali (vikalpamaya) e il costrutto mentale (è) condizionato dal Pensiero (citta); e, esistendo il Pensiero, in che modo, per esso, (vi è) un essere essenziato di Śiva? Sollevando tale dubbio, onde esaminare proprio il Pensiero, si disse:
चितिरेव चेतनपदादवरूढा चेत्यसंकोचिनी चित्तम् ॥५॥
citir eva cetanapadād avarūḍhā cetyasaṃkocinī cittam // 5 //
5) Coscienza (cit) pura, dal Piano della Coscienzialità (cetana) discesa, 'contratta' in base al Pensabile (cetya), (è) il Pensiero (citta).
न चित्तं नाम अन्यत् किंचिदपि तु सैव भगवती तत् ।
na cittaṃ nāma anyat kiṃcid api tu saiva bhagavatī tat /
Il Pensiero (citta) non è, assolutamente, nessun'altra cosa, piuttosto, esso si identifica proprio con la Beata [cioè, la Coscienza (cit)].
तथा हि सा स्वं स्वरूपं गोपयित्वा यदा संकोचं गृह्णाति तदा द्वयी गतिः ।
कदाचिदुल्लसितमपि संकोचं गुणीकृत्य चित्प्राधान्येन स्फुरति ।
कदाचित् संकोचप्रधानतया ।
tathā hi sā svaṃ svarūpaṃ gopayitvā yadā saṃkocaṃ gṛhṇāti tadā dvayī gatiḥ /
kadācid ullasitam api saṃkocaṃ guṇīkṛtya citprādhānyena sphurati /
kadācit saṃkocapradhānatayā /
Essa, infatti, dopo aver occultato la propria, autentica natura, quando acquisisce la contrazione (saṃkoca), allora (vi è) una condotta duplice. A volte, avendo modulato (guṇīkṛtya) la stessa contrazione manifestata, (essa), come prevalenza di Coscienza, appare; a volte, come prevalenza di Contrazione.
चित्प्राधान्यपक्षे सहजं प्रकाशमात्रप्रधानत्वे विज्ञानाकलता ।
प्रकाशपरामर्शप्रधानत्वे तु विद्याप्रमातृता ।
तत्रापि क्रमेण संकोचस्य तनुतायां ईशसदाशिवानाश्रितरूपता ।
citprādhānyapakṣe sahajaṃ prakāśamātrapradhānatve vijñānākalatā /
prakāśaparāmarśapradhānatve tu vidyāpramātṛtā /
tatrāpi krameṇa saṃkocasya tanutāyāṃ īśasadāśivānāśritarūpatā /
Quando (vi sia) una prevalenza della Coscienza, spontaneamente, nella prevalenza del puro Splendore (prakāśa), (vi è) la condizione di 'Disorganato per Conoscenza' (Vijñānākala). Quando (vi sia) prevalenza del Riflesso (parāmarśa) dello Splendore, invece, (vi è) la 'Soggettività per Sapienza' (vidyāpramātṛtā). In seguito, poi, in successione, quando (vi sia) una Corporeità di contrazione, (vi è) il formarsi di uno stato non fondato sui (Princìpi Cosmici) 'Īśa' ['Signore'] (e) 'Sadāśiva' ['Perpetuo Benevolo'].
समाधिप्रयत्नोपार्जिते तु चित्प्रधानत्वे शुद्धाध्वप्रमातृता क्रमात् क्रमं प्रकर्षवती ।
संकोचप्राधान्ये तु शून्यादिप्रमातृता ।
samādhiprayatnopārjite tu citpradhānatve śuddhādhvapramātṛtā kramāt kramaṃ prakarṣavatī / saṃkocaprādhānye tu śūnyādipramātṛtā /
(Quando vi sia), poi, la prevalenza di una Coscienza (cit), ottenuta dallo sforzo della Contemplazione (samādhi), la Soggettività [di Esperienza] nel Cammino Puro, da grado a grado, si intensifica. (Quando vi sia), poi, la prevalenza della contrazione (saṃkoca), vi è una Soggettività rispetto ai (Piani) a cominciare dal Vuoto.
एवमवस्थिते सति चितिरेव संकुचितग्राहकरूपा चेतनपदात् अवरूढा
अर्थग्रहणोन्मुखी सती चेत्येन नीलसुखादिना संकोचिनी
उभयसंकोचसंकुचितैव चित्तम् ।
evam avasthite sati citir eva saṃkucitagrāhakarūpā cetanapadāt avarūḍhā
arthagrahaṇonmukhī satī cetyena nīlasukhādinā saṃkocinī
ubhayasaṃkocasaṃkucitaiva cittam /
Stando così le cose, Coscienza (citi) soltanto, formata da un Soggetto Conoscitore sottoposto a contrazione, discesa dal piano della Coscienzialità (cetana), rivolta alla Percezione di un Oggetto, in base ad un Pensabile (cetya), quale il colore blu, la felicità, e così via, caratterizzata dalla contrazione, cioè, limitata da entrambe le limitazioni [di Soggetto e Oggetto di Esperienza]), (è) il Pensiero (citta).
तथा च
tathā ca
E quindi:
स्वाङ्गरूपेषु भावेषु पत्युर्ज्ञानं क्रिया च या ।
माया तृतीये ते एव पशोः सत्त्वं रजस्तमः ॥
svāṅgarūpeṣu bhāveṣu patyur jñānaṃ kriyā ca yā /
māyā tṛtīye te eva paśoḥ sattvaṃ rajas tamaḥ //
Tra le modalità di esistenza formate da proprie membra [corporee], quella che, per il Signore (pati), è Conoscenza e Azione (e), in terzo luogo, la Māyā, per l'Individuo [limitato] (paśu), esse sono 'Albedine' (sattva), 'Rubedine' (rajas), Nigredine (tamas).
इत्यादिना स्वातन्त्र्यात्मा चितिशक्तिरेव ज्ञानक्रियामायाशक्तिरूपा पशुदशायां
संकोचप्रकर्षात् सत्त्वरजस्तमःस्वभावचित्तात्मतया स्फुरतीति
श्रीप्रत्यभिज्ञायामुक्तम् ।
ityādinā svātantryātmā citiśaktir eva jñānakriyāmāyāśaktirūpā paśudaśāyāṃ
saṃkocaprakarṣāt sattvarajastamaḥsvabhāvacittātmatayā sphuratīti
śrīpratyabhijñāyām uktam /
Con queste e le parole che seguono, la Potenza della Mente (citi) soltanto, essenziata di libera autonomia, formata delle potenze di Conoscenza, di Azione e di Māyā, nella condizione di un Individuo limitato (paśu), a causa del prevalere della Contrazione, sotto forma di Pensiero (citta) che ha come propria natura [le 'Qualità' (guṇa)] 'sattva', 'rajas', 'tamas', si rivela. Così, nella Gloriosa "Pratyabhijñā" [le 'Stanze del Riconoscimento del Signore' ("Īśvarapratyabhijñākārikā")], viene affermato.
अत एव श्रीतत्त्वगर्भस्तोत्रे विकल्पदशायामपि
तात्त्विकस्वरूपसद्भावात् तदनुसरणाभिप्रायेणोक्तम्
ata eva śrītattvagarbhastotre vikalpadaśāyām api
tāttvikasvarūpasadbhāvāt tadanusaraṇābhiprāyeṇoktam
Per questa ragione, nel Glorioso "Tattvagarbhastotra", ["Inno alla Matrice degli Elementi"], poichè, anche nel piano delle Costruzioni mentali, (vi è) un'essenza autentica della natura essenziale della Realtà [Suprema], in conformità con ciò, ciene affermato:
अत एव तु ये केचित् परमार्थानुसारिणः ।
तेषां तत्र स्वरूपस्य स्वज्योतिष्ट्वं न लुप्यते ॥इति ॥ ५ ॥
ata eva tu ye kecit paramārthānusāriṇaḥ /
teṣāṃ tatra svarūpasya svajyotiṣṭvaṃ na lupyate // iti // 5 //
"Per questa ragione, chiunque siano coloro che perseguono la Realtà suprema, per essi, in tale condizione, la luminosità intrinseca della loro natura essenziale, non va perduta".
चित्तमेव तु मायाप्रमातुः स्वरूपमित्याह
cittam eva tu māyāpramātuḥ svarūpam ity āha
Proprio il Pensiero (citta), del Soggetto Conoscitore basato sulla Māyā, (è) la natura essenziale.
Così, si disse:
तन्मयो मायाप्रमाता ॥६॥
tanmayo māyāpramātā // 6 //
6) Da ciò formato, (è) il Soggetto Conoscitore basato sulla Māyā.
देहप्राणपदं तावत् चित्तप्रधानमेव ।
शून्यभूमिरपि चित्तसंस्कारवत्येव ।
अन्यथा ततो व्युत्थितस्य स्वकर्तव्यानुधावनाभावः स्याद्
इति चित्तमय एव मायीयः प्रमाता ।
dehaprāṇapadaṃ tāvat cittapradhānam eva /
śūnyabhūmir api cittasaṃskāravaty eva /
anyathā tato vyutthitasya svakartavyānudhāvanābhāvaḥ syād
iti cittamaya eva māyīyaḥ pramātā /
Il Piano del Corpo e del Soffio vitale, ne consegue, ha una prevalenza di Pensiero (citta) soltanto. La Sfera del Vuoto, persino, (è) dotata di Impressioni mnestiche di Pensiero. In caso contrario, per uno che è riemerso [da tale grado di contemplazione del Vuoto], un'impossibilità di proseguire le proprie attività, vi sarebbe. Così, formato di Pensiero (è) il Soggetto Conoscitore condizionato dalla Māyā.
अमुनैव आशयेन शिवसूत्रेषु वस्तुवृत्तानुसारेण चैतन्यमात्मा इत्यभिधाय
मायाप्रमातृलक्षणावसरे पुनः चित्तमात्मा इत्युक्तम् ॥६॥
amunaiva āśayena śivasūtreṣu vastuvṛttānusāreṇa "caitanyam ātmā" ity abhidhāya
māyāpramātṛlakṣaṇāvasare punaḥ "cittam ātmā " ity uktam // 6 //
Con quella intenzione, negli "Śiva Sūtra", in conformità con l'argomento trattato, dopo aver affermato: "Il Sè è Coscienza (caitanya)", quando (vi è) l'occasione di caratterizzare il Soggetto Conoscitore (condizionato dalla) Māyā, in aggiunta, "Il Pensiero (è) il Sè", (è) detto.
अस्यैव सम्यक्स्वरूपज्ञानात् यतो मुक्तिः
असम्यक् तु संसारः ततः तिलश एतत्स्वरूपं निर्भङ्क्तुमाह
asyaiva samyak svarūpajñānāt yato muktiḥ
asamyak tu saṃsāraḥ tataḥ tilaśa etatsvarūpaṃ nirbhaṅktum āha
Dal momento che la Liberazione (mukti) deriva da una corretta conoscenza della natura propria di esso [il māyāpramātṛ], mentre, invece, (da una conoscenza) non corretta, (deriva) la Trasmigrazione (saṃsāra), per analizzare, nei minimi dettagli, la natura essenziale di ciò, si disse:
स चैको द्विरूपस्त्रिमयश्चतुरात्मा सप्तपञ्चकस्वभावः ॥७॥
sa caiko dvirūpas trimayaś caturātmā saptapañcakasvabhāvaḥ // 7 //
7) Esso poi, l'Uno, assume Doppia natura; formato da Tre, essenziato di
Quattro, (ha), come propria essenza, Sette volte Cinque*.
*[i 35 Princìpi Cosmici, sottostanti al 36° Princìpio, corrispondente allo stesso Śiva].
निर्णीतदृशा चिदात्मा शिवभट्टारक एव एक आत्मा न तु अन्यः कश्चित्
प्रकाशस्य देशकालादिभिः भेदायोगात् ।
जडस्य तु ग्राहकत्वानुपपत्तेः ।
nirṇītadṛśā cidātmā śivabhaṭṭāraka eva eka ātmā na tu anyaḥ kaścit
prakāśasya deśakālādibhiḥ bhedāyogāt /
jaḍasya tu grāhakatvānupapatteḥ /
In base al punto di vista già stabilito con certezza, essenziato di Coscienza, soltanto il Nobile Śiva, è l'Uno, il Sè, e nessun altro, poichè, per lo Splendore, non (vi è) relazione di divisione in Spazio, Tempo eccetera. Per una sostanza inerte, inoltre, non si addice la qualità di Soggetto Conoscitore.
प्रकाश एव यतः स्वातन्त्र्यात् गृहीतप्राणादिसंकोचः संकुचितार्थग्राहकतामश्नुते
ततोऽसौ प्रकाशरूपत्वसंकोचावभासवत्त्वाभ्यां द्विरूपः ।
prakāśa eva yataḥ svātantryāt gṛhītaprāṇādisaṃkocaḥ saṃkucitārthagrāhakatām aśnute
tato 'sau prakāśarūpatvasaṃkocāvabhāsavattvābhyāṃ dvirūpaḥ /
Lo Splendore [della Coscienza] soltanto, dal momento che, per propria autonoma libertà, ha assunto la contrazione di Soffio vitale, eccetera, ottiene la qualità di Soggetto Conoscitore, rispetto ad un Oggetto contratto. Dunque, Esso, a causa di entrambe le cose, del fatto di essere formato di Splendore (e) del rivelarsi come processo di Contrazione, assume Doppia natura.
आणवमायीयकार्ममलावृतत्वात् त्रिमयः ।
शून्यप्राणपुर्यष्टकशरीरस्वभावत्वात् चतुरात्मा ।
सप्तपञ्चकानि शिवादिपृथिव्यन्तानि पञ्चत्रिंशत्तत्त्वानि तत्स्वभावः ।
āṇavamāyīyakārmamalāvṛtatvāt trimayaḥ /
śūnyaprāṇapuryaṣṭakaśarīrasvabhāvatvāt caturātmā /
saptapañcakāni śivādipṛthivyantāni pañcatriṃśattattvāni tatsvabhāvaḥ /
Poichè (è) avvolto dalle Maculazioni derivate dall'Individualità, dalla Māyā, e dal Karma, (è) formato da Tre. Poichè (vi è) un Essere costituito dal Vuoto, dal Soffio vitale, dal Corpo sottile (e) dal Corpo fisico, (Esso è) essenziato di Quattro. I Sette volte Cinque, (cioè) i Trentacinque Princìpi Cosmici che vanno da 'Śiva' alla 'Terra', (sono) la Sua Essenza.
तथा शिवादिसकलान्तप्रमातृसप्तकस्वरूपः ।
चिदानन्देच्छाज्ञानक्रियाशक्तिरूपत्वेऽपि अख्यातिवशात्
कलाविद्यारागकालनियतिकञ्चुकवलितत्वात् पञ्चकस्वरूपः ।
tathā śivādisakalāntapramātṛsaptakasvarūpaḥ /
cidānandecchājñānakriyāśaktirūpatve 'pi akhyātivaśāt
kalāvidyārāgakālaniyatikañcukavalitatvāt pañcakasvarūpaḥ /
(Esso) quindi ha, come essenza, una Eptade di Soggetti Conoscitori di ciò che ha, come inizio, [il Piano di] 'Śiva' e, come termine, il Molteplice (sakala).
Seppure in presenza della natura delle Potenze di Coscienza (cit), Beatitudine (ānanda), Volontà (icchā), Conoscenza (jñāna) e Azione (kriyā), per effetto di una mancanza di Manifestazione [completa], (e) per il fatto di essere avvolto da Corazze (kañcuka) (che sono) 'Forza [limitata]' (kalā), 'Sapienza [limitata]' (vidyā), 'Passioni' (rāga), 'Tempo' (kāla), 'Necessità' (niyati), (Esso) presenta l'essenza di una Pentade.
एवं च शिवैकरूपत्वेन पञ्चत्रिंशत्तत्त्वमयत्वेन
प्रमातृसप्तकस्वभावत्वेन चिदादिशक्तिपञ्चकात्मकत्वेन च
अयं प्रत्यभिज्ञायमानो मुक्तिः । अन्यथा तु संसारहेतुः ॥७॥
evaṃ ca śivaikarūpatvena pañcatriṃśattattvamayatvena
pramātṛsaptakasvabhāvatvena cidādiśaktipañcakātmakatvena ca
ayaṃ pratyabhijñāyamāno muktiḥ / anyathā tu saṃsārahetuḥ // 7 //
E così, come forma unica di Śiva (śivaikarūpatvena), come Essere formato da Trentacinque Princìpi Cosmici (tattva), come essenziato di una Eptade di Soggetti Conoscitori (pramātṛ) e come animato da una Pentade di Potenze (śakti), a cominciare dalla 'Coscienza' (cit), Questo, una volta riconosciuto, (è) la Liberazione (mukti). In caso contrario, è fonte di Trasmigrazione (saṃsāra).